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Campi Flegrei

Madame de Staël li definiva “la regione dell’universo ove i vulcani, la storia, la poesia hanno lasciato più tracce”. Quanto fascino in un solo lembo di terra! Ricco di incantevoli e magici luoghi, non ha mai smesso di esercitare un gran fascino su artisti, letterati, poeti, viaggiatori e scienziati di ogni epoca, conservando intatta nei secoli tutta la suggestione di un illustre passato.

Si tratta di una regione eminentemente vulcanica, costituita da crateri poco elevati, alcuni sformati e rotti dall’agire del mare. Uno scenario di colline caratteristiche, laghetti, panorami meravigliosi, varietà di forme, luminosità del mare, celebrati belvedere. Il terreno si distingue per la sua straordinaria fertilità e la vigorosa vegetazione (castagni e viti). Il fascino di questa regione risiede nella forza con cui mare, cielo e opere umane si intrecciano, componendo uno scenario impareggiabile.

Il Parco dei Campi Flegrei, un’area vastissima tra città e natura, si estende a Nord Ovest di Napoli e comprende anche Pozzuoli, Bacoli e Monte di Procida. Il territorio del Parco, fortemente caratterizzato dalla sua natura vulcanica, se da un lato spaventa l’uomo, dall’altro è fonte di straordinaria ricchezza turistica. Nel versante occidentale del Parco, il paesaggio è arricchito dalla presenza di diverse formazioni lacustri. Alcune sono di origine vulcanica, come il Lago d’Averno e il più piccolo Lago Lucrino, di natura salmastra. Di origine lagunare, invece, sono i salmastri Lago Fusaro e Lago Miseno.

L’area dei Campi Flegrei comprende anche Posillipo con i suoi numerosi luoghi di interesse: i resti della dimora “Pietra salata” che ora giace sommersa al Capo di Posillipo, Marechiaro, il Palazzo degli Spiriti, Villa Pausilypon, il Parco Virgiliano, la Grotta di Posillipo.

Poi ancora, Fuorigrotta con le terme di via Terracina e Agnano con i ruderi delle antiche terme romane, lo stabilimento termale, l’ippodromo, il polo delle scienze ingegneristiche dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, la grotta del Cane e il cratere degli Astroni con la sua oasi del WWF.

L’antichissima città di Pozzuoli si raccoglie su un promontorio tufaceo. È un centro turistico e commerciale senza pari che si distingue per la sua favorevole posizione geografica, per la storica tradizione di stazione balneare e termale, per l’imponenza e la magnificenza dei suoi monumenti, per la sua natura ribelle e il suo colorato porto. A Pozzuoli, il culto dei miti antichi rivive anche in feste e spettacoli, come nella manifestazione “La cultura del mito”, organizzata a luglio e ad agosto con eventi teatrali e musicali. La festa del Patrono San Michele si celebra il 29 settembre. Le origini antiche e il successivo splendore dell’abitato sono testimoniati dalla presenza di imponenti opere architettoniche: il maestoso anfiteatro neroniano-flavio; il tempio di Serapide; il tempio di Augusto e quello di Nettuno, uno dei più grandi stabilimenti termali dell’antica Puteoli.  Tra le frazioni di Pozzuoli segnaliamo Arco Felice, una terra che sprigiona una vitalità inesauribile: acqua, aria, terra e fuoco hanno reso la natura generosa, suggestiva e accogliente. In questo territorio, il mito incontra la realtà fondendo splendide leggende con la forte superstizione.

Un centro archeologico di assoluta importanza, all’estremità occidentale dei Campi Flegrei, è Cuma. Polo di cultura e civiltà da cui si irradiò l’alfabeto nella Penisola, è noto per il celebre Santuario della Sibilla Cumana. Ebbe monumenti straordinari e fu teatro di storie che la ricerca archeologica va progressivamente ricostruendo. L’anfiteatro, l’acropoli con i suoi templi, l’antro della Sibilla, la Crypta Romana, il Foro, la necropoli: in questa città archeologica, passata alla storia come culla della civiltà greca, è possibile viaggiare nel tempo, ascoltare l’affascinante voce del passato, del mito e della cultura.

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Campi Flegrei

La Solfatara di Pozzuoli è posta tra il lago di Agnano e Pozzuoli. È la località dei Campi Flegrei che presenta i fenomeni più evidenti dell’attività vulcanica. Si presenta come un laboratorio naturale di ricerca e si offre oggi all’osservazione dei geologi.

L’odierna Bacoli è figlia dello sviluppo urbanistico avvenuto nella seconda metà del XX secolo, ma ciò nonostante vanta ancora la presenza delle ville ricche di marmi e mosaici che furono costruite in passato. La sua fondazione si deve agli antichi romani che la denominarono col nome di “Bauli”. L’attuale comune comprende oltre l’odierna Bacoli, anche i resti dell’antica Bauli, le antiche città romane di Baia (i cui resti si estendono fino a Fusaro), ed ancora Miseno con l’annessa Miliscola, sede della flotta pretoria degli imperatori romani.

E come sostenne Orazio, “Nessun golfo al mondo risplende più dell’amena Baia”. Definita la Costa Azzurra dell’Antichità, Baia è stata la stazione balneare più ricca e moderna di tutto l’impero, teatro di memorabili eventi. La piccola cittadina coniuga perfettamente antico e moderno. Un borgo marinaro, una località balneare e un centro archeologico di grande importanza, situato in una pittoresca posizione in fondo all’insenatura omonima. Numerosi i suoi siti di interesse: Parco Archeologico di Baia, Tempio di Diana, Tempio di Mercurio, Tempio di Venere, Castello di Baia, Museo Archeologico dei Campi Flegrei, Parco Archeologico di Baia, Capo Miseno che è un luogo ideale per tutti coloro che vogliano trascorrere del tempo immersi nella natura, intraprendendo itinerari naturalistici di trekking.

E per terminare il nostro viaggio nei Campi Flegrei, ci affacciamo dalla sua terrazza, Monte di Procida. Si tratta della parte più estrema e panoramica dell’intera penisola. Un connubio perfetto tra paesaggi marini di raro splendore e antiche architetture conservate nel borgo di Cappella Vecchia. L’Isolotto di San Martino è una piccola isola privata, situata nel comune di Monte di Procida e a cui si accede attraverso un lungo e strettissimo tunnel ed un precario pontile. In origine quest’isolotto costituiva un unico promontorio con il Monte di Procida, ma successivamente, causa maremoto, se ne staccò. L’Isolotto di San Martino è oggi una affascinante meta turistica, un luogo ameno, incantevole. Nel suo fondale ricco di pesci e di frutti di mare, l’immersione è d’obbligo.

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